Descrizione: Una circonferenza con un diametro di 1,83 m fatta di impronte di piedi, che saranno di alluminio, bronzo o conglomerato di marmo..., fissate a terra.
Concetto: Una passeggiata senza né principio né fine come la supposta incapacità degli esseri umani di cambiare il corso della loro storia, fatta di crudeltà, guerre, intolleranza... E anche un grido contro il conformismo, la demoralizzazione e la perdita dell’ethos rivoluzionario.
Materiali:
-Gesso
-Bronzo, alluminio o conglomerato di marmo -Cemento
“Come ogni giorno, ha sperato pazientemente che fosse notte per affacciarsi alla finestra e toccare la luna. Si mette in punta di piedi, allunga molto il braccio e la mano, però non ci arriva nemmeno salendo sullo sgabello. Se ne torna a letto mentre pensa: domani forse...”
La scultura di Anna Mannel⋅la è situata in Via Marcantonio Ridolfi, uno stretto vicolo buio e chiuso da antiche case in pietra alla fine di una scalinata asimmetrica: è formata da una serie di impronte di piedi realizzate in bronzo, costituenti una circonferenza di 183 cm. È notevole il contrasto tra un segno generalmente legato a un gesto di impermanenza (un’orma sulla sabbia o sul terreno) e la sua “fissazione” in un materiale legato alla più classica tradizione della scultura e a una volontà di durare nel tempo. Ma la maggior suggestione dell’opera è forse legata al richiamo infantile del girotondo, al significato insito nel cerchio di assenza di inizio e fine, così come all’incapacità degli uomini di cambiare il corso della storia.