Blocco di travertino di Giuliano Giuliani

“Ho visto i ruderi del paese alto di Morolo, con la chiesa sventrata e senza tetto che domina il restante paese, distrutto e non."

Immagine principale

Descrizione

“Ho visto i ruderi del paese alto di Morolo, con la chiesa sventrata e senza tetto che domina il restante paese, distrutto e non. Potrebbe essere la testimonianza di un recente bombardamento. Pensando ad un’opera ho immaginato di realizzare una forma simbolo del paese, un oggetto testimone che circondasse e rappresentasse un luogo con una memoria tragica. Quindi, un blocco di travertino da scavare interamente, lasciando le pareti e liberando la parte superiore, realizzando così una forma molto simile a una chiesa sventrata. L’opera verterà sull’ambiguità della scultura-oggetto. Scultura come oggetto che rappresentando diviene monumento, celebra cioè un evento e un luogo. Oggetto come scultura, il quale, mentre rappresenta e simboleggia una realtà, ne realizza un’altra. Scultura che, nella specificità della sua essenza realizza se stessa. Un getto d’acqua in pressione, sottile come un segno, come la scia di un proiettile, attraverserà una parete rompendosi.

La scultura di Giuliano Giuliani è situata all’interno del giardino che ospita il Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale, presso la Piazza Ernesto Biondi. Si tratta di un blocco di travertino svuotato all’interno fino a conservarne solo le quattro pareti esterne, percorse da diverse fratture, formanti un cubo irregolare privo della faccia superiore; misura in altezza cm 125 e di lato cm 118. Il luogo è di per sé evocativo e richiama la dialettica morte-vita: nelle parole dell'artista la forma della

sua scultura ha “una forma simile a quella di una chiesa sventrata”. Dentro il cubo, però, come segno della vita che continua, zampilla un filo d’acqua.

Modalità di accesso:

Accesso libero.

Indirizzo

Contatti

  • Email: segreteria@comune.morolo.fr.it

Pagina aggiornata il 12/03/2024