Ha un’ unica navata e sei grandi cappelle, tre a destra e tre a sinistra; la prima a destra presso l’altar maggiore è di patronato della Confraternita del Sacramento e Rosario, la seconda è dedicata alla Madonna del Carmine e vi si nota una tela raffigurante la Madonna che per mezzo di due angeli libera alcune anime del Purgatorio con ai due lati San Francesco e San Carlo Borromeo (veniva chiamata anche cappella dei morti perché in passato in essa vi sostavano i cadaveri in attesa di essere portati al cimitero).
La terza cappella, sul lato destro per chi entra, in passato era denominata della Fraterna o della Trinità; dal 1941 ospita la statua di S. Angelo, patrono di Morolo.
Sul lato sinistro, presso l’altare, c’è la cappella originariamente di S. Giuseppe, in seguito dedicata alla Madonna della Pace; segue la cappella di S. Giacinto e Santa Orsola di patronato della famiglia Lolli ed il curato che ne godeva i beni aveva l’onere di fare scuola ai ragazzi del paese (usanza restata in vita fino al 1870); la tela sull’altare raffigura S. Giacinto e Santa Orsola e fu dipinta dal pittore Eugenio Cisterna.
Segue la cappella di Santa Lucia nella quale è sepolto S.E.Mons. Benedetto Renzoni, segretario-assessore della Sacra Congregazione Concistoriale, morto nel 1950.
Il presbiterio, oltre l’altare maggiore, ha un ampio coro ligneo e contiene la grande pala raffigurante l’ Assunta, dipinta nel 1750 da Sebastiano Conca.
La chiesa fu consacrata il 22 ottobre 1641, le tre campane furono fuse nel 1638, nel 1697 fu installato l’orologio sulla torre campanaria.
In data 17 luglio 1782 la chiesa fu elevata alla dignità di collegiata da papa Clemente XIII ed in tal modo essa cominciò ad essere officiata da un collegio o capitolo di dodici canonici con a capo l’arciprete.
Nel 1934 l’interno della chiesa venne restaurato, nel 1942 venne completamente rifatta la pavimentazione interna, nel 1953 fu rinnovata la scalinata esterna; nel 1971 sulla sommità della scalinata fu eretta la statua in bronzo di San Francesco, copia del capolavoro dello scultore morolano Ernesto Biondi, nel 1972 la chiesa fu arricchita dal portale e nel 1973 dalla cancellata, opere in bronzo dello scultore Tommaso Gismondi.